Molti nostri clienti (responsabili operations o IT di piccole e medie imprese) hanno iniziato la loro carriera come ‘operativi’, scrivendo codice o come sistemisti. Molti si divertivano ed erano anche bravi, tanto da fare carriera e andare a ricoprire responsabilità maggiori. Fare carriera – anche rimanendo nello stesso settore e magari nella stessa azienda – non significa solo veder aumentare le proprie responsabilità (e la retribuzione). Significa cambiare completamente i contenuti del proprio lavoro, apprendere e mettere in pratica approcci, metodi e nozioni nuove.

Non risolvere da soli i problemi IT

Linguaggi e architetture cambiano

Mi capita spesso di notare che a volte il nostro cliente non si rende conto di aver ‘cambiato lavoro’. Soprattutto non si rende conto che nei 5 o 10 anni in cui si è occupato di altre questioni, ha perso la ‘fluency’. Come accade per le lingue: se non lo usi quel poco o molto di inglese o di francese che avevi imparato lo perdi: magari riesci ancora a leggerlo ma trovi difficoltà a parlarlo o capirlo. E il paragone è insufficiente perché le lingue rimangono le stesse mentre nell’It l’evoluzione è continua e si tratta di una evoluzione qualitativa, non quantitativa. Le automobili di oggi si guidano come quelle di 10 anni fa anche se sono infinitamente più performanti. Chi passa da una Panda a una nuova Fiat 500 non deve tornare a scuola guida. Invece, chi sapeva lavorare all’interno di una architettura software dieci anni fa non troverà affatto facile muoversi nel panorama attuale. Eppure un po’ per nostalgia, un po’ con la scusa di ‘risparmiare’ (“inutile chiamare un consulente. Lo faccio io, così non devo pagare nessuno”) ci capita spesso di scoprire che il nostro cliente (prima di chiamarci) aveva tentato di risolvere da solo il suo problema.

Chi controlla il controllore?

C’è un’ultima considerazione da fare. Quando il cliente chiede una consulenza esterna mantiene la sua capacità di valutare il lavoro fatto. C’è quindi un doppio livello: i ‘Makers’ producono una soluzione, mentre il cliente come ‘supervisor’, la valuta e controlla che sia adeguata alle sue esigenze. Se il supervisor indossa i panni del ‘maker’ perde la capacità di controllare efficacemente ‘a mente fresca’ il suo lavoro.

Sai fare molto più di prima, ma non tutto

Insomma, come dicono a Milano “Ofelè, fa el tò mesté”: Pasticciere, fa il tuo mestiere. Come manager o imprenditore hai sviluppato delle competenze multi specialistiche di grande valore. Sai fare molte cose. Molte più di prima. Non tutte.