Mi chiamo Wolfe, risolvo problemi. Questo è stato il mio lavoro e lo è tuttora. Risolvere problemi e se possibile prevenirli, soprattutto quando siamo chiamati a disegnare delle soluzioni hardware e software ICT.

E tu ce l’hai il cloud cost manager?

Cosa è il cloud cost management

Uno dei problemi che noi di e.tere@ risolviamo è solo apparentemente banale: gestire i costi dei servizi cloud utilizzati dall’azienda, il cloud cost management. Perché c’è bisogno di questo servizio? Perché il cloud è una soluzione cost effective dicono tutti i venditori ed è vero per carità. Sicuramente costa meno affittare risorse hardware e software che comprarle e tenerle in casa. Ma Amazon, Microsoft e Google, per citare tre fornitori cloud, non sono esattamente società di beneficenza e i loro servizi li fanno pagare. Poco, pochissimo: magari pochi euro al mese per ciascuna funzione.

Si inizia giocando, ma poi…

Di fatto però le PMI che hanno iniziato a lavorare in cloud si trovano dopo qualche mese o anno delle ‘bollette’ crescenti magari nell’ordine delle migliaia di euro. Il cloud è così: si inizia quasi giocando e poi ci si entusiasma e s realizzano su cloud tutti i progetti nuovi spostando una quota sempre maggiore di quelli legacy: uno dopo l’altro, sfruttando la flessibilità e la relativa facilità d’uso dei servizi. L’ideale ovviamente sarebbe programmare tutto all’inizio, prevedere cosa si vorrà gestire su cloud e cosa no; chiedere dei preventivi confrontarli e decidere. Ma nella pratica questo non accade mai.

Leggere i contratti e le complesse ‘bollette’.

Quando le ‘bollette’ iniziano a fare male per il singolo imprenditore o responsabile operation o per l’ufficio acquisti capire cosa è successo e se/come sia possibile ridurre i costi è tutt’altro che facile Si tratta di leggere attentamente qual contratto di licensing firmato in gran fretta (e che del resto risulta illeggibile a un occhio non esperto) e andare a vedere a che funzionalità reale corrisponde ogni singola riga della ‘bolletta’- questo non tanto per rilevare errori o scorrettezze da parte del gestore cloud ma per la estrema precisione e frammentazione delle componenti e relativa fatturazione, ogni singola cellula, ogni singolo ‘respiro’ viene fatturato individualmente. A quel punto si può iniziare a vedere come gestire i costi: spesso si continuano a pagare funzionalità inutili o superate da altre funzionalità aperte in un secondo momento.

Rubinetti lasciati aperti e taxi in attesa

Parlando di costi as-a-service, la metafora del tassametro o del rubinetto è a volte sviante. È difficile che in casa si lascino i rubinetti aperti in bagno quando ci si sposta in cucina o che ci si dimentichi di aver lasciato il taxi in attesa. In azienda invece ci sono servizi che si pagano solo quando il rubinetto è aperto ma altri che si pagano a ora giorno o mese indipendentemente dal loro utilizzo. L’approccio aziendale ai costi del cloud richiede una ‘rivoluzione copernicana’, rispetto ai costi di gestione delle risorse on premise. Visto che i costi sono legati all’utilizzo, i servizi vanno utilizzati solo quando servono. Ci sono servizi cui è inutile accedere tutti i giorni del mese o 24/24. Nulla impedisce di ‘spegnere’ molte funzionalità cloud la sera e riaccenderle la mattina esattamente come si faceva con i computer. Alcuni servizi che potrebbero essere offerti a prezzi inferiori da un altro gestore visto che ciascuno ha le proprie strategie di prezzo: dopotutto spostare una funzionalità da un fornitore cloud a un altro non è impossibile anche se richiede un certo lavoro. E ci sono funzionalità che è possibile tenere sulle ‘macchine’ giù esistenti sicuramene meno performanti ma già belle ammortizzate e con costi variabili minimi. In linea general l’hybrid cloud è la soluzione che permette di trarre il meglio dal mondo on premise e dal mondo cloud.

Tra servizio di emergenza e consulenza

Il cloud cost management è sia un servizio di ‘emergenza’ una tantum, sia una consulenza strategica. L’azienda che ha già qualche esperienza in cloud si trova nella situazione ideale per progettare l’articolazione delle sue risorse informatiche nell’immediato futuro. In una logica di vera razionalizzazione dei costi dove ‘razionalizzare’ non è un eufemismo per ‘tagliare’. Per gli investimenti con un buon ROI come questo i soldi si spendono sempre volentieri.

Riccardo Montanaro, CEO e.tere@ srl